San Gimignano, monumenti e storia del borgo toscano
Soggiornando in un bed and breakfast a Siena si ha la possibilità di visitare i piccoli borghi medievali che circondano la città. Arrivare da Siena a San Gimignano è molto semplice e se si è in viaggio alla scoperta dei luoghi più incantevoli della Toscana non può mancare una tappa in questa piccola cittadina dalla storia millenaria.
Oltre ad essere famoso in tutto il mondo per il suo stupefacente skyline reso unico dalla presenza delle sedici torri, testimonianza del glorioso passato che ancora sopravvive entro le sue mura medievali, San Gimignano custodisce nelle sue strade e nei suoi vicoli numerosissime altre meraviglie e tesori d’arte, che hanno fatto sì che esso fosse dichiarato dall’ Unesco Patrimonio dell’Umanità nel 1990.
Le torri e i Palazzi storici di San Gimignano
Durante il medioevo San Gimignano, piccolo centro di origini etrusche, ebbe la fortuna di ritrovarsi lungo una delle più importanti vie commerciali del tempo, la via Francigena, che ne favorì un florido sviluppo economico cui seguì una incredibile fioritura artistica ed architettonica: furono eretti palazzi nobiliari, chiese, cattedrali, sapientemente arricchite dall’intervento degli artisti provenienti dalla vicina Siena, e soprattutto le torri, emblema che ogni ricca famiglia sangimignanese volle erigere per far mostra della propria potenza. Nel periodo tra l’XI e il XIII secolo il borgo poteva quindi contare oltre 70 case torri, molte delle quali andarono purtroppo perse nei secoli successivi quando San Gimignano andò incontro ad un repentino declino venendo prima colpito dalla peste nera, perdendo poi la propria autonomia politica a vantaggio di Firenze. Delle 16 torri giunte fino ai nostri giorni, la più imponente è la Torre Grossa che con i suoi 54 metri d’altezza domina la piazza principale di San Gimignano: Piazza del Duomo.
Eretta nel 1300, oggi essa è anche l’unica torre del borgo che può essere visitata dai turisti, acquistando il biglietto che comprende altresì una visita al Museo Civico ospitato nell’adiacente Palazzo Comunale. Prima della costruzione della Torre Grossa, il primato apparteneva alla Torre Rognosa (52 metri) che sorge anch’essa in Piazza del Duomo elevandosi dal Palazzo Vecchio del Podestà, e che secondo uno statuto del 1255 non poteva essere superata in altezza dalle torri appartenenti a cittadini privati. Il nome, invece, è legato al fatto che dopo il trasferimento del Podestà nel Palazzo Nuovo essa fu utilizzata come carcere (vi veniva rinchiuso chi aveva delle “rogne”). Il divieto del 1255 fu tuttavia violato dai Salvucci, famiglia guelfa tra le più influenti e ricche della cittadina, che fecero costruire due torri gemelle (dette appunto dei Salvucci) le quali in breve scatenarono l’ira e l’invidia di una famiglia rivale appartenente alla fazione ghibellina, gli Ardinghelli. Questi ultimi replicarono facendo costruire a loro volta una coppia di torri a base quadrilatera nell’altra piazza centrale di San Gimignano, Piazza della Cisterna.
A causa del divieto sia le Torri dei Salvucci che quelle degli Ardinghelli furono successivamente scapitozzate per cui quelle che possiamo oggi ammirare sono di altezza pari circa alla metà di quella originaria.Tra le altre torri sono poi da ricordare la Torre del Diavolo, che deve il suo nome ad una prodigiosa sopraelevazione che il suo proprietario constatò di ritorno da un lungo viaggio attribuendo l’opera al demonio, la Torre Pecci, la Torre Chigi e la Torre di Palazzo Pellari.